Plastica monouso: alternative e criticità per la filiera del rifiuto

Pubblicata il 18/07/2019
Dal 18/07/2019 al 31/07/2019

Una strategia planetaria comune, con tempi certi e obbiettivi ben definiti, affinché il pianeta esca definitivamente dall’età della plastica monouso, non è più rimandabile.
Bandita a livello europeo dal 2021, è la causa di quasi la totalità del marine litter e beach litter come evidenziato proprio in questi giorni dai primi risulati dell'analisi sulla presenza di microplastiche fino a 50 metri di profondità del nostro Lago di Garda da parte della Goletta dei Laghi:
  • i rifiuti più presenti sono i frammenti di plastica 
  • a seguire carte di caramelle e mozziconi di sigaretta
Dobbiamo necessariamente trovare delle alternative per ridurre il nostro impatto sull’ambiente, se vogliamo continuare a mantenere lo stile di vita al quale siamo abituati, e la nuova direttiva 5 giugno 2019, n. 2019/904/Ue finalmente affronta il problema, spingendo verso una nuova coscienza ambientale.

Accolta con favore la Direttiva Europea, ora è indispensabile analizzare le criticità che interessano la filiera del rifiuto in conseguenza di questo passaggio epocale
Da una parte infatti, le alternative ecosostenibili e al 100% compostabili sono già disponibili ma i produttori, come lo storico Scatolificio del Garda Spa, si troveranno presto a gestire una richiesta superiore alla capacità produttiva attuale, con conseguenti difficoltà nel reperimento della materia prima e necessità di fare ingenti investimenti in nuovi macchinari. 
Dall’altra, il paradosso è che i pochi impianti di trattamento presenti sul territorio, non solo veronese ma italiano, non sono sufficienti per ricevere e smaltire la quantità di rifiuti, recuperabili e non, provenienti dalla raccolta differenziata “perciò diventa ancora più importante porre attenzione nella differenziazione, evitando ad esempio di mettere nel contenitore dedicato all’umido organico compostabile, la plastica monouso che non può essere trasformata in energia e non deve finire nel materiale di risulta ad uso agricolo” come ha affermato l’Amministratore di Fertitalia, Pierluigi Pravato “e sarà fondamentale ridurre a monte gli sprechi, diminuire drasticamente la produzione di rifiuti.”

Abolire la plastica monouso, ridurrà la nostra impronta ecologica, con l’obiettivo principale di far respirare i nostri mari, ma non risolverà tutti i problemi associati alla complessa gestione dei rifiuti prodotti dal nostro stile di vita perciò “a livello d’ambito, ci adegueremo in modo da anticipare la direttiva europea ma ciò che è necessario capire è che l’inversione di tendenza passa da ognuno di noi: per questo organizziamo con le amministrazioni serate dove si promuovono buone pratiche, spesa intelligente e buon senso, ed investiamo molto in iniziative di educazione ambientale nelle scuole per crescere futuri cittadini rispettosi dell’ambiente e, in fin dei conti, della propria salute.” conclude Thomas Pandian, Direttore Generale del Consiglio di Bacino Verona Nord.


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